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Un Luca Peruzzi a 360° e a tutto “Vibe”

Luca Peruzzi è un dj e produttore con una carriera che risale ai primi anni ’80. Nel corso degli anni ha maturato una notevole esperienza nella scena musicale, diventando una figura rispettata e apprezzata nel settore. Dal 1990 ha iniziato ad impegnarsi anche come produttore musicale, creando brani originali e remix per numerosi artisti. Attualmente, è socio ed A&R di Jaywork Music, etichetta discografica che ha lanciato molti talenti emergenti. Inoltre, collabora come speaker e dj per Radio WoW. Luca continua a esibirsi nelle consolle delle migliori realtà in Veneto ed Emilia, dimostrando la sua passione e dedizione per la musica a 360 gradi.

Le tue radici musicali sono varie e affondano nel passato. L’anagrafica non può essere smentita.

Nasco come dj con la Disco e il funky di fine anni ’70. Direi che quelle sonorità mi sono rimaste nella pelle. Tuttavia, le mille esperienze nel campo musicale mi hanno fatto amare tanti generi compreso il rock e la new wave dei primi ’80. E poi è arrivato l’amore definitivo con la nascita della musica house”.

Come è nato “Vibe”?

Era da tempo che avevo in pentola questo sample e credo che in questo momento si sposi perfettamente con i suoni che mi piace proporre durante le mie serate. Il suono è decisamente House e il facile sample latin lo fa diventare sicuramente anche radiofonico”.

Cosa pensi della AI nella produzione musicale?

Siamo agli albori di queste nuove tecnologie, credo che condizioneranno in futuro ogni ambito della vita lavorativa, la mia preoccupazione è che appiattiscano ancora di più la creatività”.

Viviamo un periodo molto energico per quanto riguarda le discoteche.

Le nuove generazioni che hanno scoperto i locali ed i club hanno portato nuova linfa e nuove energie ma anche l’esigenza di un nuovo modo di come impostare i dj set”.

In questi quasi 30 anni di produzioni hai avuto la fortuna di poter sperimentare tanti generi e di collaborare con tantissimi professionisti.

Sicuramente ho sempre cercato di portare la mia esperienza come dj in quello che ho poi creato in studio. I miei riferimenti musicali sono veramente a 360 gradi ma devo dire che mi piace pescare molto le melodie dal passato”.

Stiamo vivendo anche un periodo interlocutorio.

Difficile sentire qualche cosa che emerge in maniera dirompente, sembra che tutti i top producer cerchino di andare sul sicuro. Ma questi periodi sono sempre esistiti, nel corso della storia della musica elettronica dance, e di solito, alla fine di questi, esplode qualche nuovo fenomeno”.
Ha più volte detto che Guetta è sempre un passo avanti a tutti.

Forse anche perché ha la fortuna di collaborare con tantissime persone. Mi piace la sua visione aperta. Seguo con molto interesse le produzioni di Hugel e di BZRP, che riescono a dare ai locali un mood decisamente positivo”.

Luca Peruzzi e la copertina do “Vibe”

Quale esperienza porta la radiofonia nelle tue produzioni musicali?

Radio WoW è al momento fondamentale per me e le mie serate, mi permette di rimanere sempre molto aggiornato sulle nuove tendenze e sui gusti dei ragazzi che sono in continuo mutamento”.

Il termine dance non è diventato troppo stretto per racchiudere il modo di intendere la musica delle nuove generazioni?

Se pensiamo alla dance come genere ristretto credo di sì. Ma se intendiamo la dance aperta a vari generi, direi che lo spazio per emozionare i ragazzi ci sia ancora. La cosa che mi piace moltissimo in questo momento è che la musica non ha più una data di scadenza. Oggi possiamo vedere giovanissimi che ballano ‘Gimme Gimme Gimme’ degli Abba o che cantano sulle note di ‘Maledetta Primavera’ per poi esplodere sul drop di Fisher. Ecco, secondo me questa è la dance odierna: un insieme di emozioni che si fondono per divertire”.

Un Luca Peruzzi a 360° e a tutto “Vibe”

Luca Peruzzi è un dj e produttore con una carriera che risale ai primi anni ’80. Nel corso degli anni ha maturato una notevole esperienza nella scena musicale, diventando una figura rispettata e apprezzata nel settore. Dal 1990 ha iniziato ad impegnarsi anche come produttore musicale, creando brani originali e remix per numerosi artisti. Attualmente, è socio ed A&R di Jaywork Music, etichetta discografica che ha lanciato molti talenti emergenti. Inoltre, collabora come speaker e dj per Radio WoW. Luca continua a esibirsi nelle consolle delle migliori realtà in Veneto ed Emilia, dimostrando la sua passione e dedizione per la musica a 360 gradi.

Le tue radici musicali sono varie e affondano nel passato. L’anagrafica non può essere smentita.

Nasco come dj con la Disco e il funky di fine anni ’70. Direi che quelle sonorità mi sono rimaste nella pelle. Tuttavia, le mille esperienze nel campo musicale mi hanno fatto amare tanti generi compreso il rock e la new wave dei primi ’80. E poi è arrivato l’amore definitivo con la nascita della musica house”.

Come è nato “Vibe?

Era da tempo che avevo in pentola questo sample e credo che in questo momento si sposi perfettamente con i suoni che mi piace proporre durante le mie serate. Il suono è decisamente House e il facile sample latin lo fa diventare sicuramente anche radiofonico”.

Cosa pensi della AI nella produzione musicale?

Siamo agli albori di queste nuove tecnologie, credo che condizioneranno in futuro ogni ambito della vita lavorativa, la mia preoccupazione è che appiattiscano ancora di più la creatività”.

Viviamo un periodo molto energico per quanto riguarda le discoteche.

Le nuove generazioni che hanno scoperto i locali ed i club hanno portato nuova linfa e nuove energie ma anche l’esigenza di un nuovo modo di come impostare i dj set”.

In questi quasi 30 anni di produzioni hai avuto la fortuna di poter sperimentare tanti generi e di collaborare con tantissimi professionisti.

Sicuramente ho sempre cercato di portare la mia esperienza come dj in quello che ho poi creato in studio. I miei riferimenti musicali sono veramente a 360 gradi ma devo dire che mi piace pescare molto le melodie dal passato”.

Stiamo vivendo anche un periodo interlocutorio.

Difficile sentire qualche cosa che emerge in maniera dirompente, sembra che tutti i top producer cerchino di andare sul sicuro. Ma questi periodi sono sempre esistiti, nel corso della storia della musica elettronica dance, e di solito, alla fine di questi, esplode qualche nuovo fenomeno”.
Ha più volte detto che Guetta è sempre un passo avanti a tutti.

Forse anche perché ha la fortuna di collaborare con tantissime persone. Mi piace la sua visione aperta. Seguo con molto interesse le produzioni di Hugel e di BZRP, che riescono a dare ai locali un mood decisamente positivo”.

Quale esperienza porta la radiofonia nelle tue produzioni musicali?

Radio WoW è al momento fondamentale per me e le mie serate, mi permette di rimanere sempre molto aggiornato sulle nuove tendenze e sui gusti dei ragazzi che sono in continuo mutamento”.

Il termine dance non è diventato troppo stretto per racchiudere il modo di intendere la musica delle nuove generazioni?

Se pensiamo alla dance come genere ristretto credo di sì. Ma se intendiamo la dance aperta a vari generi, direi che lo spazio per emozionare i ragazzi ci sia ancora. La cosa che mi piace moltissimo in questo momento è che la musica non ha più una data di scadenza. Oggi possiamo vedere giovanissimi che ballano ‘Gimme Gimme Gimme’ degli Abba o che cantano sulle note di ‘Maledetta Primavera’ per poi esplodere sul drop di Fisher. Ecco, secondo me questa è la dance odierna: un insieme di emozioni che si fondono per divertire”.

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