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Il futuro del mixaggio è Spike AI

Nel panorama musicale odierno, con milioni di tracce pubblicate ogni anno, come si può garantire che ogni brano ottenga un mix di alta qualità? La risposta potrebbe essere Spike AI, una piattaforma innovativa basata sull’intelligenza artificiale e sviluppata grazie all’esperienza dell’ingegnere del suono Spike Stent. Spike, che ha lavorato con artisti del calibro di Beatles, Beyoncé ed Ed Sheeran, ha creato un sistema in grado di trasformare qualsiasi traccia mediocre in un brano emozionante e coinvolgente, accessibile a chiunque.Spike AI funziona come un plugin all’interno delle principali DAW utilizzate dagli artisti, eliminando la necessità di complicate esportazioni e rendendo il processo di mixaggio veloce ed efficiente. Grazie a un’interfaccia semplice e a un chatbot integrato, gli utenti possono interagire con l’intelligenza artificiale utilizzando comandi in linguaggio naturale, senza dover possedere competenze tecniche avanzate. Un sistema di crediti permette agli artisti di ottenere un mix professionale a un costo accessibile, democratizzando così l’accesso a servizi di alto livello.Il progetto, attualmente in fase beta, sarà lanciato ufficialmente nel 2025. Secondo Spike Stent, Spike AI non solo migliora la qualità del suono, ma permette anche di abbattere le barriere che separano gli artisti emergenti dal successo, offrendo uno strumento in grado di portare la loro musica a nuovi livelli, senza necessità di un budget elevato. Spike AI promette di cambiare per sempre il mondo del mixaggio musicale, rendendo il processo più accessibile, rapido e, soprattutto, alla portata di tutti.

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