Abbiamo incontrato Michelle DJ, giovanissima artista sarda da poco entrata nella “scuderia” di Acetone Records. “Ho iniziato a fare la dj per gioco, vedendo in console tanti amici dj di di mio papà, primo tra tutti Sandro Murru”, racconta Michelle, che mette la musica nella sua vita tra i tanti impegni di una adolescente con una vita piena di impegni, primo tra tutti, logicamente, la scuola. “Ho visto subito che mixare mi piaceva e ho cercato subito di apprendere la basi di questo lavoro. Amo un po’ tutti i generi musicali. In particolare quel che si produceva negli anni ’80, ’90 e 2000 e poi pop, rap, trap, hip hop”, continua con entusiasmo Michelle, che sta già crescendo molto grazie ai consigli del team Acetone, ovvero prima di tutti di Sandro Puddu, sardo come lei, e poi pure il supporto di Nari, Jens Lissat, Max Magnani e Steve Tosi.
Hai già suonato in grandi eventi?
“Sì, mi è capitato a Calasetta, nel Sud Ovest della Sardegna, vicino a casa mia. Sotto il palco c’erano più di 2500 persone a seguirmi. L’inizio è stato abbastanza difficile, però poi sono riuscita a far ballare tutti, con grande soddisfazione!”.
Qual è la serata più bella che ricordi?
“L’evento che mi ha trasmesso più emozioni è una serata a Pula. C’era tantissima gente che ballava con energia. E’ stato fantastico poter regalare qualcosa in più con la mia musica”.
Come gestisci la tua vita tra scuola e musica?
“Per quando la musica la gestisco insieme agli altri impegni che ho, ovvero la scuola e lo sport. Dedico a questa mia passione circa un’ora al giorno”.
Hai progetti futuri di cui vuoi parlarci?
“Progetti precisi ancora no. Intanto, il 27 settembre esce il mio primo singolo, su Acetone, ‘Genie in a Bottle’. So che mi piacerebbe continuare in questo mondo della musica e continuare a produrre e creare qualcosa di bello”.
Come vedi la scena musicale in Sardegna?
“Credo che in Sardegna ci siano molti bravi. Purtroppo ci sono poche possibilità di emergere per vari motivi.
Che consiglio daresti ai giovani dj?
“Perso che a tanti giovani piacerebbe provare a fare musica. Non in tanti però credono davvero in quella che è una fantastica occasione. Spero che il mio esempio, sia da stimolo per tanti altri giovani. La musica regala davvero grandi emozioni”.