La Psicosi di Ottobre, progetto innovativo creato da Federico Villa, Nicholas Chanine e Jitendra Abey Gunawardena, sta per lanciare un nuovo singolo intitolato “Busta Nella Boombox”, disponibile su tutte le piattaforme digitali a partire dal 6 settembre. Questo trio di artisti, noti per il loro approccio sperimentale e dadaista alla musica elettronica, ha unito la musica da rave e da club creando un nuovo sound chiamato Nu Disco. Con influenze di Moombahton e bassi Tearout Dubstep, il brano è un’esperienza sonora unica che combina elementi di musica da ballo e contenuti lirici profondi. Progetti ? “Chiudere un EP e fare (si spera) tanti concerti”.
Il singolo esplora la tematica dell’abuso di sostanze stupefacenti, presentando una narrazione che richiama la celebre storia di “Noi, I Ragazzi dello Zoo di Berlino”, ma in una versione moderna. Il testo del brano affronta in modo metaforico e crudo la difficoltà di uscire dalla dipendenza, mettendo in luce la necessità di chiedere aiuto a specialisti per affrontare tali problemi.
Come è nato il progetto La Psicosi di Ottobre e qual è stata l’ispirazione dietro il nome?
“La Psicosi di Ottobre nasce dalle ceneri del progetto solista Villa Psicosi di Federico Villa. Avevo bisogno di cambiare aria ed allontanarmi dall’hyperpop. È sempre un progetto ballabile, ma con uno stile tutto suo che unisce la musica da rave a quella da club creando quella che chiamiamo la Nu Disco. Nick e Jay avevano già lavorato con me ai miei precedenti album, per puro caso un giorno ho detto loro di provare a registrare delle take vocali assieme a me…Il risultato è venuto figo ed è nata la boy band. La parola “Psicosi” è rimasta dal vecchio progetto, perché io sono un soggetto psicotico diagnosticato. “Di Ottobre” per due motivi, in primis perché è poetico da sentire il nome, in secundis perché io sono nato ad ottobre”.
Il nuovo singolo “Busta Nella Boombox” che messaggio vuole trasmettere?
“Parla di una storia d’amore tra due tossicodipendenti che, purtroppo, non ce la fanno ad uscire dalla droga. Il messaggio principale è quello di rivolgersi agli specialisti e chiedere aiuto, andare nelle comunità e accettare il disturbo. Lottare”.
Qual è il processo creativo dietro la fusione dei generi musicali che utilizzate, come moombahton, dubstep e nu diisco?
“Semplicemente ascoltiamo tantissima musica e conosciamo bene tutti i generi della musica elettronica (e non). È naturale che venga quindi un crossover tra le nostre influenze preferite. Molte volte facciamo tentativi e falliamo miseramente, altre volte vengono dei pezzi funzionali e funzionanti”.
L’influenza dal Dadaismo e dal no-sense della vita come si riflette nei brani?
Abbracciare il caos per poi poter imparare a volare. Spesso e volentieri nei testi inseriamo cose che apparentemente non centrano niente con il già confuso… storyteling. I nostri testi vanno analizzati frase per frase. Di base pensiamo che la vita di per sé è senza senso, se stiamo a scervellarci per trovare un senso ne si esce scemi, bisogna stare nel qui ed ora ed accettare ciò che ci viene dato così com’è. Di conseguenza i nostri testi hanno maggior senso se presi frase per frase. Hic Et Nunc. Il dadaismo scritto enfatizza il no-sense della vita”.
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