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Il one man band YOUNGR: intervista esclusiva

Cantautore, musicista e producer britannico, YOUNGR si presenta su Spotify come “the one man band from Llamaland”. Il prossimo 23 ottobre sarà in concerto al Biko di Milano e sarà la sua prima volta in Italia: in attesa, conosciamolo meglio con questa intervista realizzata in esclusiva per Danceland grazie al team di Syndimedia e House Club Set Radio.

Si è soliti definire sperimentale la tua musica. Come trovi l’ispirazione per crearla?
Passeggiare in campagna, in montagna, in spiaggia, stare comunque all’ aria aperta Syndimedia.png stimola la mia creatività; lo stesso accade ascoltando una colonna sonora in loop: l’ispirazione per me è ovunque, posso trovarmi in modalità output, altre volte in modalità input, il che per me significa leggere libri, ascoltare musica e guardare film. Due modalità che alimentano la mia creatività alla stessa maniera.

Come i crei i tuoi video per i social, ogni volta sempre più virali?
Se inizio la mattina con il mio caffè ed una canzone già in mente è tutto più semplice. Più difficile sedersi davanti a Spotify e pensare “ogni singola canzone del mondo è qui, potrei scegliere chiunque“; se non so ancora quale canzone realizzare, scruto i commenti su TikTok, Instagram, Facebook e YouTube e traggo ispirazione. A questo punto passo all’azione: due o tre ore per scrivere il montaggio, un’altra ora per arrangiarlo, poi mi metto a filmare. E già siamo a sei ore, sempre che mi ricordi di premere il tasto registra! Altre due ore se ne vanno per mixare l’audio, altrettante per inserire i file in Adobe Premiere e modificarli; a questo punto avrò bevuto un paio di bicchieri di vino roso e riascolterò tutto di nuovo. È un lavoro che dura tutta la giornata, se tutto va per il verso giusto!

E in studio di registrazione? Come ti muovi?
Se ho un’idea vocale, inizio a stenderla, poi inizio a improvvisare con alcuni accordi, lascio che sia la musica a guidarmi, senza avere mai ripensamenti. Non ho plugin preferiti, per la mia voce utilizzo il compressore Waves RVox perché sono un uomo semplice! Poi passo al SoundToys Decapitator, pilotandolo come si deve ed arriva il momento dei riverberi e dei delay Valhalla, che sanno sempre darmi il suono giusto.

Nel tuo album ”Let The Music Guide Us” convivono diversi stili musicali. Ed un messaggio ben preciso.
Con il mio album voglio diffondere positività e buone vibrazioni. Il messaggio? Tratta le altre persone come vorresti trattare te stesso. La mia traccia preferita dell’album è l’ultima ”Bright Souls”, che trasmette l’idea di un caldo abbraccio, l’idea di voler essere gentili, essere amati ed amare le persone che ci sono vicine.

Come ti senti durante un tuo concerto?
È sempre magico vedere le persone che amano trovarsi insieme per la mia musica. Quando si è sul palco o si è tra il pubblico tutti insieme, che cosa chiedere di più? 

Hai qualche rito scaramantico prima di salire sul palco?
Non ne ho. A volte bevevo un bicchierino di tequila ma adesso che sto invecchiando ho lasciato perdere, il tutto diventava sempre più difficile da gestire.

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