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Tama Sumo conquista l’Apulian Electronic

Tama Sumo in una immagine di Sven Marquardt

Tama Sumo sarà ospite dell’Apulian Electronic Monday, organizzato da Iterum lunedì 10 aprile presso l’Orto Botanico di Bari. All’anagrafe Kerstin Egert, è una dj e producer tedesca nata in Bavaria e cresciuta artisticamente a Berlino. I suoi set puntano a creare emozioni. Capace di notevoli tecniche nel mix, spazia dal funky alla house passando dalla techno, il broken beat e l’afrobeat. Come artista queer, Tara Sumo si è fatta portatrice in molte occasione delle battaglie della comunità LGBT insieme alla sua compagna Lerato, dj africana e boss dell’etichetta cult Uzuri. È salita alla ribalta nel 2013 suonando per la Boiler Room di Berlino e dove, sempre con la inseparabile Lerato, ha messo in scena un kiss-in (“una forma protesta collettiva durante la quale più coppie si baciano simultaneamente”) tra coppie dello stesso sesso circondate da cartelli con esplicite dichiarazioni. Una protesta contro i commenti omofobici e sessisti. Nello stesso anno, Tara Sumo è tra le protagoniste del film “Sounds Queer”, documentario sulle donne dj.

A trent’anni dal tuo primo set, come valuti il clubbing oggi?

La scena dei club a Berlino è cambiata molto dal 1993. Dal momento che negli ultimi anni ci sono più persone provenienti da altri paesi che si trasferiscono a Berlino e anche più persone che visitano la città, il panorama è diventato molto più diversificato di quanto non lo fosse in passato. È fantastico ritrovare nella scena dei club persone che provengono da stili di vita diversi e che apportano prospettive differenti. D’altro canto i party all’inizio degli anni ’90 a Berlino erano molto più improvvisati e spontanei, il che era abbastanza affascinante. Dopo la caduta del muro, verso la fine dell’89, sono spuntati tutto ad un tratto un sacco di spazi vuoti che potevano essere tranquillamente usati per organizzare feste – e un sacco di gente ne ha colto l’occasione. La musica e la città sono cambiate nello stesso momento, techno e house erano ancora abbastanza nuove allora, e la città di Berlino si è trovata in una situazione completamente nuova dopo che il muro è caduto. Questo mix ha creato un sacco di eccitazione, curiosità e divertimento nello sperimentare. Oggi abbiamo i club più affermati che sono stati sulla scena per anni con un pubblico demograficamente diverso, cosa da cui si crea un’interessante miscela di influenze che rende la nightlife ancora molto eccitante”.

Come nasce l’amore per la musica? E come mantenere autentico questo amore anche quando diventa un lavoro?

Non riesco davvero a raccontare com’è nato. Alla mia famiglia piaceva la musica ma non ci ha mai veramente creduto. Per me invece è sempre stato qualcosa di speciale e importante sin dall’infanzia, senza mai essere in grado di capire da dove provenisse. Ho sempre voluto condividerla con gli altri, e questo ha reso la musica ancora più eccitante. Prima di potermi mantenere solamente come dj, avevo paura di perdere questa magia nel momento in cui sarebbe diventato un lavoro ma in realtà è stato il contrario, visto che da quel momento ho avuto la possibilità di scavare ancora più a fondo nella musica senza essere impegnata con un altro lavoro full time. Quello che mantiene autentico il mio amore è non smettere mai di studiare la musica e la nightlife, la sua storia, il suo presente e il suo passato. Anche scoprire nuova musica da condividere durante i live con persone di mentalità aperta mantiene il mio amore per la musica vivo e scalpitante”.

Come hai sviluppato negli anni un suono che ti desse un’identità artistica?

Non avevo intenzione di costruire un’identità artistica, è nato tutto insieme in maniera naturale cercando di restare sempre curiosa. Per me è importante essere aperta e allo stesso tempo rimanere fedele alla mia vera essenza. Dal punto di vista musicale, quello che mi cattura è la musica che emana un qualche tipo di emozione, e mi piace creare nelle diverse atmosfere, varietà e sorpresa. E spero che anche questo sia qualcosa che potete sperimentare nei miei set”.

Credi che la musica elettronica sia sovraffollata o c’è spazio per nuovi artisti?

C’è sempre spazio per nuovi artisti. Il mio consiglio per loro è di seguire il tuo cuore, e rimanere curiosi e aperti verso diversi generi di musica o varie fonti di ispirazione”.

Chiudiamo con l’esperienza all’Apulian Electronic Monday?

Ho sempre trascorso momenti fantastici in Sud Italia. Nella mia esperienza le persone sono sempre state molto accoglienti, aperte ed emozionate. L’evento è stato splendido e ci ha permesso di divertirci tutti insieme”.

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