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“Pop Music, Media e Culture Giovanili”

NAPOLI 17 FEB 2021 - Volti di Napoli Lello Savonardo Professore Teorie e Tecniche della Comunicazione e Comunicazione e Culture Giovanili. Università degli Studi di Napoli Federico II

Pop Music, Media e Culture Giovanili. Dalla Beat Revolution alla Bit Generation” è il volume di Lello Savonardo (già pubblicato da Egea per il mercato italiano) che, vista la grande attenzione per gli argomenti trattati, è stato tradotto in inglese ed è ora disponibile anche per il mercato internazionale (edizioni Bocconi University Press) con il titolo: “Pop Music, Media, and Youth Cultures. From the Beat Revolution to the Bit Generation”. Il testo, nella versione italiana, vede la postfazione di Luciano Ligabue, mentre nella versione per il mercato internazionale presenta anche una prefazione del sociologo di fama mondiale Derrick de Kerckhove. La traduzione è a cura di Enzo Milano e Rosanna Milano (British Language School – San Giorgio a Cremano – Napoli, Italy) con la supervisione di Francesca Fariello.

Il volume, a partire dalle principali teorie sulla sociologia della musica, si sofferma sul mutamento sociale, le culture giovanili, i media e la pop music, passando dalla Beat Revolution, che ha caratterizzato i movimenti artistici e culturali dagli anni Cinquanta in poi, alla Bit Generation, immersa nelle tecnologie digitali e nella software culture.

Il premio Nobel per la letteratura, assegnato nel 2016 al cantautore Bob Dylan «per avere creato una nuova espressione poetica nell’ambito della tradizione della grande canzone americana», pone l’accento sulla rilevanza che la popular music sta assumendo nella società contemporanea e sottolinea anche quanto i tradizionali confini tra le diverse forme artistiche siano sempre più labili. La pop music è strettamente connessa allo sviluppo dei media, alla cultura di massa, all’universo giovanile e ai suoi linguaggi espressivi.

Le nuove generazioni si rivelano portatrici di una spinta rivoluzionaria che esplode alla fine degli anni Sessanta. Una spinta che favorisce l’emergere di una vera e propria cultura giovanile. La musica pop/rock determina nuove tendenze ed è a sua volta influenzata dai fermenti sociali e culturali. Rappresenta la colonna sonora di intere generazioni, accompagnando non solo le diverse forme di intrattenimento ma anche l’impegno sociale, la necessità di appartenenza e l’esigenza di riconoscibilità e di protagonismo dei giovani.

Il rock riflette l’universo giovanile, nei suoi riti e miti, oltre a rappresentare un significativo strumento di socializzazione e di aggregazione. La cultura “popular” esprime il terreno su cui si svolgono le trasformazioni. La pop music non è mai immobile ma sempre in movimento.

La scelta di rendere disponibile il testo anche oltreconfine risponde ad un’attenzione sempre crescente per gli argomenti trattati e per le analisi proposte sui fenomeni musicali e giovanili, come già è accaduto per il volume “Sociologia della musica” di Lello Savonardo (Utet) che è stato tradotto e pubblicato in francese per il mercato francofono.

Lello Savonardo è da poco stato nominato Delegato del Rettore alle Politiche per la Comunicazione e la Promozione delle attività dell’Ateneo Federico II, dove è professore associato di “Teorie e Tecniche della Comunicazione” e “Comunicazione e Culture Giovanili” presso il Dipartimento di Scienze Sociali. È coordinatore scientifico dell’Osservatorio Giovani dell’Università di Napoli Federico II e di F2 Radio Lab, la web radio dello stesso Ateneo. È stato Segretario Generale dell’Associazione Italiana di Sociologia (AIS).

Come è nato il libro?

La questione è molto radicata e profonda. La versione in inglese deriva da un mio volume in italiano di qualche anno fa. Ho vissuto una passione per la musica in modo radicale iniziando lo studio di pianoforte a 4 anni. Era una tesi di laurea che diventò libro. Si tratta del proseguimento del mio libro ‘Beat Generation – Culture giovanili, creatività e social media’ che poi diventò anche un mio disco. La mia esperienza mi ha portato all’attuale libro”.

Per arrivare ai più giovani non servirebbe un docufilm, ci sta pensando?

Il mio corso online introduce le parti più rilevanti trattate nei miei libri e ci sono diversi illustri ospiti come Ligabue, Jovanotti”.

La tecnologia togliere all’estro artistico?

Come tutti gli strumenti, la tecnologia è un supporto alle proprie attività. Non si può generalizzare. Può portare un vantaggio oppure no”.

Dove finisce la musica e inizia il business?

Alla Federico II è un tema Digital Music Forum è un tema che dibattiamo ogni anno con la presenza delle major. Molti giovani possono essere svincolati da sistemi discografici e rendersi indipendenti. Il business è quando Jimmy Hendrix è diventato popolare attraverso eventi della portata di Woodstock”.

È giusto sottolineare l’identità sonora, la riconoscibilità di un artista attraverso il suo suono?

Il suono di ogni singolo artista deve essere riconducibile all’identià di ogni singolo artista, che deve esprimersi in modo originale”.

Prossimi progetti?

A settembre uscirà ‘Adolescenti ‘Always On – Web Reputation e rischi on-line’, un libro scritto con la mia collaboratrice Rosanna Marino che integrerà un Qrcode che punterà alla crossmedialità e sottolineerà l’aspetto di una generazione costantemente connessa ancor prima dello scoppio della pandemia”.

per acquistare il testo: https://bup.egeaonline.it/en/119/book-profiles/187/pop-music-media-and-youth-culture?fbclid=IwAR2reCZfcpa1AwVwGI_Qgo-asFre38NAG2KMZfobnuQpLTuN5gUL92FJE3o

https://www.docenti.unina.it/raffaele.savonardo

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