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Coronavirus, l’AISS chiede lo stato di crisi

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Concerti, spettacoli e eventi musicali sospesi, rinviati o cancellati in seguito alle Ordinanze che regolano le prescrizioni per il contenimento del Corornavirus: tanti professionisti – soprattutto quelli a chiamata – lasciati a casa, migliaia di addetti ai servizi di controllo in primis. Per questo motivo Franco Cecconi, Presidente dell’AISS, l’Associazione Italiana Sicurezza Sussidiaria chiede al governo lo stato di crisi per le aziende operanti nelle regioni dove gli eventi pubblici sono stati sospesi a seguito delle ordinanze.

“Sono migliaia gli operatori che a causa della sospensione di tour di concerti e degli eventi pubblici non potranno lavorare – spiega Cecconi – Per loro non è prevista attualmente nessuna forma di tutela o ammortizzatore sociale che possa mitigare gli effetti di questa drammatica situazione, occorre che il Governo accolga la nostra richiesta, per evitare il dissesto di un settore già gravemente colpito da fenomeni di concorrenza sleale, operata dagli abusivi. Chiediamo un urgente incontro con il Governo per trovare una soluzione che consenta al settore della sicurezza privata di poter superare questo periodo di crisi, per non far cadere nell’indigenza le famiglie dei nostri operatori”.

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